IL CARISMA
e' un dono dello Spirito Santo per la ChiesaAl centro della spiritualità di noi Apostole della Vita Interiore è la figura di Cristo Sacerdote. Dio è Amore. L’amore per sua natura tende alla comunione; perciò Dio nella sua vita intima è comunità di persone.
Egli ama a tal punto la creatura, creata a sua immagine e somiglianza, da volerla riportare a sé per introdurla nella vita di comunione delle tre Persone. La via per riportare l’uomo al Padre nella comunione dello Spirito Santo è Cristo stesso attraverso il suo Sacerdozio.
Noi Apostole della Vita Interiore non solo desideriamo amare Cristo e quello che più gli sta a cuore, cioè la missione salvifica affidatagli dal Padre, ma privilegiamo anche il modo con cui il Salvatore l’ha realizzata in terra di Palestina durante i suoi tre anni di vita apostolica.
Noi Apostole seguiamo quindi lo stile di vita di Gesù illustrato anche da S. Tommaso d’Aquino: “La vita attiva con la quale uno, predicando e insegnando, comunica agli altri le verità contemplate, è più perfetta della vita in cui si contempla soltanto; in quanto presuppone l’abbondanza della contemplazione. E così Cristo scelse questo genere di vita” (S. Th. p. III , q. 40, art 1).
Gesù, come unico ed eterno Sacerdote, mediatore tra Dio e l’uomo, è l’Apostolo per eccellenza.
Il Sacerdote, come continuatore della missione sacerdotale di Cristo e per assimilazione a Lui, è nella Chiesa Apostolo per eccellenza.
Noi Apostole prepariamo le persone perché possano essere soggetti sempre più disponibili al servizio ministeriale del Sacerdote. Intendiamo perciò valorizzare il sacerdozio comune che scaturisce dal Battesimo e viene potenziato dalla consacrazione personale attraverso la pratica dei consigli evangelici.
Noi Apostole privilegiamo l’impegno per la formazione interiore e vogliamo imitare Gesù, anche nella maniera concreta in cui Egli svolse il suo apostolato: annuncio del regno attraverso la Parola, ai gruppi e a livello personale.
Ci proponiamo di imitare anche gli Apostoli, i quali a loro volta imitarono Gesù, quando presa coscienza del loro “munus” apostolico, cessarono di attendere alla distribuzione delle mense ed elessero i sette diaconi. Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: «Non è giusto che noi trascuriamo la Parola di Dio per il servizio delle mense. Cercate dunque, fratelli, tra di voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di saggezza, ai quali affideremo quest’incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al ministero della Parola» (At 6,2-4).