Posted On 01/09/2023

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by Francesca Di Leone

Olio, fuoco, veste: doni per il cammino nello Spirito

Piega ciò che è rigido,

scalda ciò che è gelido,

drizza ciò che è sviato.

Se hai mai fatto l’esperienza della fisioterapia, sai che a volte per portare il tuo corpo ad un funzionamento migliore, devi prima passare per la fatica e il dolore. Una mia amica mi raccontava delle sue sedute di fisioterapia dopo un intervento al ginocchio, in cui le venivano le lacrime agli occhi per quanto era doloroso. Però con il tocco sapiente di quel fisioterapista, questa amica è riuscita pian piano a poter utilizzare quel ginocchio, e adesso cammina senza problemi. Se non avesse attraversato il dolore della fisioterapia, molto probabilmente ad oggi zoppicherebbe ancora.

 Oggi nella Sequenza allo Spirito Santo, preghiamo con questa frase: piega ciò che è rigido. In noi, c’è tanto che è rigido, come era rigido il ginocchio della mia amica. Per esempio, io riconosco la rigidità della mia mente spesso testarda, la durezza del mio cuore che giudica gli altri, e la severità dei miei sensi di colpa. Tutto questo impedisce ai “muscoli” del mio cuore di amare liberamente, di battere e respirare secondo il cuore di Gesù. Ho bisogno di Uno che è più forte di me, capace di piegare ciò che è rigido in me: un anima-terapista.

La buona notizia per me e per te è che questa forza c’è; e non è soltanto una forza, ma è una Persona che mi ama troppo per lasciarmi nelle mie rigidità. La bellezza dello Spirito che piega ciò che è rigido è il semplice fatto che per fare il suo lavoro, si deve avvicinare a me: deve venire vicino per potermi piegare da dentro. Se ci pensiamo, tutti i verbi in questa strofa della Sequenza parlano di un avvicinamento: piegare, scaldare, drizzare.

 Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato. Simile al fisioterapista, lo Spirito Santo deve avvicinarsi a me per poter piegare ciò che in me è bloccato. Per scaldare il mio cuore gelido, la fiamma dello Spirito deve venire molto vicino, devo toccare le mie viscere. Per drizzare i miei passi storti, lo Spirito deve mettersi proprio davanti ai miei occhi per illuminare la mia strada con la Sua luce.

L’essenziale qui non è tanto ciò che fa lo Spirito per me, ma come cresce la nostra intimità. Quando lo Spirito mi tocca, come Lo riconosco? Quando lo Spirito parla, che cosa noto nel suo tono di voce? Quando vedo la luce dello Spirito, che cosa imparo del Suo amore per me?

Lo Spirito vuole farci liberi non soltanto di camminare, ma vuole farci correre, ballare, seguire Gesù con tutto noi stessi. Allo Spirito non basta un’ “anima-terapia” di sopravvivenza: vuole che noi fioriamo! Ci vuole malleabili alla Parola, non rigidi; ci desidera con un cuore infiammato dell’amore di Dio, non con cuori indifferenti; ci vuole mettere sulla strada stretta del Regno, e non lasciarci vagare nel nostro egoismo.

Il Padre ci ama così tanto che ci ha già dato tutto quello che ci serve per questo lavoro di piegamento, scioglimento e raddrizzamento: si chiama il sacramento del battesimo. Nel battesimo, ci sono tanti segni sacramentali che ci parlano della presenza dello Spirito in noi, e in particolare ci sono tre segni che ci parlano oggi: l’olio, il fuoco, e la veste battesimale.

Nei tempi antichi, l’olio era usato dagli atleti per rendere i loro muscoli più flessibili, ed era anche usato dai soldati per rafforzarli per la battaglia. La Chiesa riconosce il ricco significato dell’olio, anche per il Popolo dell’Antico Testamento, e nel rito del battesimo, l’olio significa il potere dello Spirito, che ci rende sacerdoti, profeti e re in Cristo. Ci sono due momenti in cui il battezzato viene unto, e le preghiere che accompagnano queste unzioni sono molto belle:

 Unzione con l’olio di catecumeni:

Ti ungo con l’olio, segno di salvezza: ti fortifichi con la sua Potenza Cristo Salvatore che vive e regna nei secoli dei secoli.

 Unzione con il Sacro Crisma:

Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, vi ha liberato dal peccato e vi ha fatto rinascere dall’acqua e dallo Spirito Santo, unendovi al suo popolo; egli stesso vi consacra con il crisma di salvezza, perché inseriti in Cristo, sacerdote, re e profeta, siate sempre membra del suo corpo per la vita eterna.

 Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato…

 Nel rito del battesimo, c’è anche il segno del fuoco, presente nella Luce Pasquale da cui viene accesa la candela battesimale. Sarà sempre questa fiamma dell’amore di Cristo risorto, questo fuoco dello Spirito Santo, che sarà capace di scogliere la freddezza del peccato:

 Ricevete la luce di Cristo.

A voi, genitori, e a voi, padrini e madrine, è affidato questo segno pasquale, fiamma che sempre dovete alimentare. Abbiate cura che il vostro bambino, illuminato da Cristo, viva sempre come figlio della luce; e perseverando nella fede, vada incontro al Signore che viene, con tutti i santi, nel regno dei cieli.

 Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato…

 Nel battesimo viene conferito anche un dono speciale per poter ritrovare la via quando ci allontaniamo: la veste bianca. Questa veste ci ricorda che noi siamo creati per una meta ben precisa, una destinazione speciale, felice, bella: siamo creati per le nozze dell’Agnello, e la veste donataci al battesimo è come una bussola che ci ricorda chi siamo e dove stiamo andando. Anche qui, la preghiera che accompagna questo gesto è molto ricca:

 Consegna della veste bianca e del cero acceso

Sei diventato nuova creatura, e ti sei rivestito di Cristo. Questa veste bianca sia segno della tua nuova dignità: aiutato dalle parole e dall’esempio dei tuoi cari, portala senza macchia per la vita eterna.

 Olio per piegare ciò che è rigido, fuoco per scaldare ciò che è gelido, veste per ricordarmi chi sono e come si devono raddrizzare i miei passi vagabondi.

Spirito Santo, grazie del dono che sei per me: grazie che mi ami troppo per lasciarmi col cuore indurito, grazie che ti avvicini a me per scaldare il mio cuore freddo, e grazie che tu osservi ogni mio passo, per guidarmi verso la festa di nozze per cui sono stata creata. Vieni, Spirito Santo: piegami, scaldami, drizzami, per la gloria di Dio. Amen.

 Proposito Concreto:

  • Posso portare nella mia preghiera personale il rito del battesimo, usando anche i miei sensi spirituali e la mia immaginazione per contemplare i doni dello Spirito Santo che ho ricevuto nel sacramento e che ricevo nuovamente ogni giorno
  • Con la luce dello Spirito Santo, posso fare una piccola “diagnosi” del mio cuore, diventando consapevole della sfida principale che vivo in questo momento della vita: il mio cuore è duro? È gelido? Si allontana dalla via giusta? Posso dare il permesso allo Spirito di venire più vicino e trasformare il mio cuore.

 

 La meditazione di questo mese è di Ruth Kuefler

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