Storia vocazionale | MICHELA

Era una mattina di dicembre del 1989; mi stavo recando a lezione all’università quando decisi di fare una visita nella chiesa attigua alla mia facoltà dato che era presto e faceva freddo. Ad un tratto si avvicinò una ragazza che iniziò a parlare con me; sorpresa, le risposi gentilmente, ma con un po’ di diffidenza; il mio stupore crebbe quando mi confidò di essere una suora e iniziò a raccontarmi di come aiutasse i giovani a riscoprire la fede e di come li seguisse nel loro cammino di preghiera. Si chiamava Tiziana e ciò che da subito mi colpì fu l’intensità del suo sguardo e la convinzione che la animava che io certamente non possedevo. Ero sempre stata una “brava ragazza” impegnata in parrocchia, ma crescendo, sebbene l’attaccamento alla Chiesa mi fosse rimasto, avevo perso ogni interesse per la preghiera e la mia fede era diventata tiepida e insipida. Tiziana mi chiese se potevamo rimanere in contatto perché le sarebbe piaciuto poter approfondire argomenti di fede con me. Ma il mio naturale scetticismo in quel momento ebbe la meglio e gentilmente declinai l’invito.

 

Il ricordo di quell’incontro non scomparve, anche se da parte mia non feci nulla per ricontattare Tiziana. Un giorno però, ritrovai il volantino che mi aveva lasciato sulla sua comunità e in quel momento pregai il Signore dicendo: “Signore se tu vuoi che io diventi suora, vorrei far parte di questa comunità”.

Il pensiero di una possibile consacrazione a Dio non mi era completamente nuovo… l’avevo coltivato quando ero bambina e talvolta, anche successivamente, sentivo dentro il fascino di una vita spesa per Dio e per gli altri; solitamente però non lasciavo molto spazio a questi pensieri. Mai avrei immaginato che il Signore avrebbe preso così sul serio quella breve preghiera!

Passò circa un anno e mezzo ed era ormai l’estate del 1990. Ero impegnata in tante cose ma avevo un gran bisogno di trovare un senso a quello che facevo. Mi resi conto che solo il Signore poteva aiutarmi e a modo mio ricominciai a pregare. Pensai anche di mettermi a studiare teologia, perché ero convinta che approfondendo la mia fede avrei capito anche che direzione dare alla mia vita. Fu così che una sera mi rivolsi al Signore dicendogli con fede: “Solo tu puoi aiutarmi…Mandami qualcuno che possa darmi una mano…”

L’indomani mi trovavo nella basilica di san Giovanni in Laterano quando una ragazza dall’aspetto gentile e molto sorridente cominciò a parlarmi dicendomi che studiava teologia presso l’attigua università Lateranense.

La cosa mi colpì dato che ero lì per informarmi sui corsi di teologia, ma la mia meraviglia crebbe ulteriormente quando Loredana mi disse che era una suora e che faceva parte di una comunità giovanissima di ragazze consacrate che si chiamavano “Apostole della Vita Interiore”. Quel nome suonava così familiare… era lo stesso della comunità di Tiziana che avevo conosciuto ormai due anni prima e che non avevo mai più incontrato né sentito… del resto rincontrarsi in una città come Roma non capita tutti i giorni… per questo vedevo come l’incontro con Loredana non poteva essere una semplice coincidenza! Sebbene mi sentissi assolutamente libera di declinare ogni invito a continuare quella conoscenza, capii che a quel punto non potevo lasciarmi sfuggire quell’occasione che il Signore mi offriva gratuitamente. Fu così che cominciai a frequentare le Apostole che mi incoraggiarono a ricominciare a pregare ogni giorno.

Il Signore che avevo tanto cercato non si fece attendere. Dentro di me mi accorgevo come la vita diventasse sempre più urgente; nel mio cuore cresceva sempre più grande il desiderio di essere dei “suoi”, di seguire il Signore il più vicino possibile. Fu così che un giorno scoprii dentro di me una cosa che sapevo da sempre, ma che non avevo mai avuto il coraggio di guardare bene in faccia: che mi ero innamorata di Lui e che solo per Lui avrei voluto vivere e morire… Da allora la mia vita è stata ricolma di pace perché, nonostante la mia povertà, ho sempre avuto nel cuore la serena certezza che questa era la volontà di Dio su di me, la bellissima strada che Lui da sempre aveva sognato di percorrere con me incontro ai fratelli.