Storia vocazionale | RAFFAELLA

Se da adolescente qualcuno mi avesse detto che mi sarei consacrata, mi sarei messa a ridere. Era l’ultima cosa a cui avrei pensato. Eppure eccomi qui, a distanza di molti anni, a raccontavi di come il Signore mi ha chiamata a lasciare la mia famiglia, gli amici e il lavoro per seguirlo.

Sono nata e cresciuta vicino a Varese, in una famiglia con 5 figli dove parlare di Dio e di fede era all’ordine del giorno. Durante l’adolescenza insegnavo catechismo in parrocchia, eppure qualcosa mancava: parlavo spesso di Dio ma raramente con Dio. A scuola le compagne e i professori sapevano della mia fede, perché difendevo a voce alta i valori sacri della vita o parlavo dei miei impegni in parrocchia. Eppure non ricordo di essermi mai fermata a pregare; volevo mostrare agli altri l’amore di Dio senza però lasciarmene circondare. Quando mi accorsi di questa ipocrisia, invece di lavorarci su, abbandonai gli impegni in parrocchia, pensando di prendermi del tempo per riflettere.

Per due anni mi tuffai nella mia passione di sempre: il calcio. Allenamenti, partite, trasferte erano diventati il mio pane quotidiano. Ma il Signore mi attendeva al varco: una missione per i giovani voluta dal mio parroco fu l’occasione per il mio incontro con le Apostole della Vita Interiore, ma più ancora, con Dio. Fu una settimana di grazia in cui il Signore mi riavvicinò a sé e, attraverso le parole di Susan e delle altre, mi mostrò l’importanza della preghiera quotidiana, dei Sacramenti e della direzione spirituale. Da quella settimana di Maggio 1995, questi tre aspetti della vita spirituale sono diventati le colonne della mia nuova esistenza.

Fin dall’inizio di questa mia conversione capii che Dio ha un progetto speciale per ciascuno di noi e che ciò di cui avevo bisogno era un cammino di discernmento. Su suggerimento del mio parroco e direttore spirituale iniziai il Gruppo Samuele per ricevere degli strumenti utili per scoprire la volontà di Dio nella mia vita. Più mi inoltravo in questo cammino e più sentivo la libertà e il desiderio di seguire qualunque strada il Signore mi avrebbe messo davanti. Fu con gioia che scoprii la bellezza di una vita vissuta nella povertà, castità e obbedienza. Sentii il Suo amore in maniera così tangibile che mi fu chiaro che questo mi sarebbe bastato, che non avrei desiderato un uomo accanto per affrontare il cammino della vita. Il Signore era il tesoro che cercavo, il centuplo di cui avevo bisogno.

Dentro di me c’era come un fuoco che mi spingeva a farmi strumento di Dio per riportare a Lui tanti giovani che magari avevano perduto la fede semplice di bambini e che cercavano un senso alla loro vita. Volevo fare per altri giovani ciò che Susan e le Apostole avevano fatto per me. A settembre del 1996 entrai in comunità e iniziai gli studi di Filosofia e Teologia all’Università Lateranense. Dopo la laurea, nel 2001 mi trasferii negli Stati Uniti per fare apostolato sul campus della Università dell’Illinois; dal 2005 al 2008 servii all’Università del Wisconsin a Madison; dal 2008 al 2012 alla Texas A&M University; dal 2012 al 2015 alla Università del Kansas. Dopo diversi anni di esperienza con i giovani americani, tornai in Italia, a Roma, dove servii nella Casa Apostolica per 2 anni, facendo la spola tra l’Università de L’Aquila e la Sapienza di Roma, oltre a vari impegni su e giù per l’Italia. Dal 2017 sono tornata ad operare negli Stati Uniti. Più vado avanti nel mio apostolato e più vedo che il mio sogno si realizza: accompagnare tanti giovani nel loro cammino di fede e di amicizia con Dio, aiutandoli a riscoprirsi conosciuti e amati da Dio.