Storia vocazionale | TATUM
“Guardandolo, lo amò”( Marco 10:21).
Quando ripenso a tutti i passi e ai modi in cui Dio ha operato nella mia vita, devo innanzitutto notare che mi ha sempre guardato con amore. La mia prima esperienza di questo è stata attraverso i miei genitori, che sono sempre stati di sostegno. Fino ad oggi, ho sempre frequentato scuole cattoliche. Alle scuole medie sono stato avviata sulla strada giusta attraverso una semplice preghiera del mattino e della sera che il mio insegnante dell’ottavo grado, padre Kubat, mi ha dato. Mi disse: “Se reciti questa preghiera ogni giorno, diventerai santa”. Essendo naturalmente collerica, ho iniziato a recitare quelle preghiere per diventare santa. Al liceo Gesù mi attirò a seguirlo più da vicino nella fede attraverso una buona amica e mentore, Jessica Parks. Ho poi fatto un ulteriore passo avanti quando mi ha chiesto, attraverso una guida in un ritiro, se volessi considerare la vita religiosa. “Assolutamente no, questo non è per me”, ho risposto ridendo. Mi scusai con Gesù per aver riso all’idea della vita religiosa, ma ragionai con lui facendogli notare che avevo una relazione seria con un ragazzo e speravo di realizzare i miei desideri naturali di essere una moglie e una madre.
Successivamente le cose sono cambiate un po’ e ho cominciato a non uscire più con quel ragazzo. Al college ero a caccia di quello giusto per me, quando Dio mi ha incoraggiato di nuovo a prendermi del tempo per discernere la mia vocazione in modo intenzionale.
Ho cominciato a vedere che la mia volontà conformata alla Sua mi avrebbe reso più felice. Nel mio “discernimento” ero rimasta un po’ smarrita perché non avevo una guida che mi aiutasse in questo cammino. Il giorno in cui la provvidenza di Dio mi ha mandato Suor Elena, Apostola della Vita Interiore, mi ha mandato una delle grazie più grandi che abbia mai ricevuto. Ho sentito come se fosse un pacchetto “3 x 1”!
Mi trovavo ad un campo estivo cattolico dove avevamo un’ora per pregare la mattina. Io non pregavo perché pensavo che tutta la mia giornata fosse data a Dio nel ministero. Sono stato colpita però da un giovane, Chris, che pregava durante quell’ora e qualche volta addirittura nel suo tempo libero. Ho detto a Dio: “Non ricordo l’ultima volta che ti ho parlato dal mio cuore, ma sembra che Chris ti stia davvero parlando”. Gli ho chiesto: “Chris, come preghi?” Chris mi ha chiesto se avessi mai sentito parlare di meditazione quotidiana, poi mi ha chiesto se avessi mai incontrato le Apostole della Vita Interiore, che avevano insegnato a lui a pregare. Ho risposto di no ad entrambe le domande e ho desiderato ancora di più imparare a pregare. Suor Elena venne casualmente due giorni dopo, durante un’estate in cui non poteva tornare in Italia per motivi di visto. Le chiesi subito di parlare con me della preghiera. Fu un giorno molto importante per me, che avrebbe finito per cambiare innanzitutto la mia vita facendo della meditazione quotidiana una priorità.
Sono rimasta incredibilmente colpita da Elena e dalla profondità della formazione che mi ha dato.
Come ho detto, cercavo una guida. Desideravo imparare a pregare quotidianamente e a discernere la volontà di Dio nella mia vita. Le Apostole della Vita Interiore sono formate proprio per questo e offrono programmi di discernimento, come il Gruppo Samuele, che mi ha aiutato enormemente a conoscere meglio me stessa e i desideri più profondi del mio cuore. Il giorno in cui ho detto il mio “sì” a Dio e alla chiamata che sentivo nel mio cuore, non è stato l’ultimo “sì” che avrei detto. Era un “sì” che aveva bisogno di essere purificato dal desiderio di mettere insieme la mia vita e di afferrare il dono della vocazione. Dio ha continuato a guardarmi con amore e mi ha dato la grazia di arrendermi e fidarmi di lui, facendomi capire che se era un dono che voleva condividere con me ,allora non avevo bisogno di afferrarlo. C’era una libertà interiore in questo, che mi ha portato a concentrarmi quotidianamente su di Lui e a crescere nella nostra relazione. Per me la scoperta della mia vocazione non coincide con un solo un giorno della mia vita, ma piuttosto ogni giorno scopro la mia vocazione nella pace e nella gioia con Lui come mia guida.
Trovo che il discernimento sia un momento molto bello della vita. Non è un tempo da attraversare di corsa, ma un tempo per abbracciare e riconoscere l’amore che Lui ha per noi nel farci stare in preghiera e in conversazione sui modi in cui vuole realizzarci e farci santi.
Un giorno, quando Elena mi ha fatto conoscere la comunità, mi sono sorte tante domande: “Chi sono? Che tipo di gruppo è questo? Sono tutte italiane? Perché non indossano l’abito? Sono vere suore?”. Inutile dire che non solo ero incuriosita, ma immensamente attratta dal loro carisma, anche se sentivo prima di tutto la necessità di “capirle”.
Ho iniziato l’esperienza con la comunità nel gennaio del 2009 dopo un lungo viaggio dal Nebraska (quando per sbaglio ho guidato per 150 miglia verso ovest fino al Colorado invece che verso est fino a Kansas City!) Ho viaggiato per ancora più miglia e attraversato l’oceano per arrivare a Roma nell’estate del 2010 ,per iniziare la formazione nella casa di formazione ufficiale e andare a scuola all’Università Lateranense. Il 6 settembre 2014 ho fatto le promesse di povertà, castità e obbedienza all’Abbazia di San Benedetto, ad Atchison KS.
Desidero amare con un amore incarnato e autentico ,come donna consacrata e madre spirituale.
Vivere della Sua Grazia e Provvidenza è una vita felice e soddisfacente per me.