Nel contesto del Giubileo della Misericordia nell’anno 2016, per espresso desiderio di Papa Francesco, la memoria di Santa Maria Maddalena è stata elevata al grado di festa. La grandezza di questa santa, che già da San Tommaso d’Aquino è stata riconosciuta come Apostola apostolorum, ossia, “Apostola degli apostoli”, ora viene celebrata liturgicamente il 22 luglio a pari dignità degli apostoli. Alla Maddalena viene attribuito questo altissimo titolo di “Apostola” a motivo del privilegio unico e specialissimo che ha ricevuto di essere la prima a vedere Cristo Risorto.
La Chiesa vuole dare particolare attenzione a questa donna, che mostrò un grande amore a Cristo e fu da Cristo tanto amata, come affermano San Rabano Mauro («dilectrix Christi et a Christo plurimum dilecta») e Sant’Anselmo di Canterbury («electa dilectrix et dilecta electrix Dei). Maria Maddalena è stata scelta e prediletta da Cristo con un amore singolare. I vangeli raccontano che da lei Gesù ha scacciato sette demoni (Mc 16,9; Lc 8,2). Non sappiamo di quale genere fossero questi demoni, ma certamente a Maria è stata restituita la vita attraverso questo gesto forte. Gesù l’ha guardata, ha avuto compassione di lei, ha esercitato il suo potere divino su di lei, scacciando ogni male, l’ha perdonata, l’ha guarita; in una parola l’ha amata.
Nel brano della Risurrezione appare evidente come quel primo amore misericordioso di Gesù ha trasformato la Maddalena rendendola la sua più fedele discepola.
Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Uscì allora Simon Pietro insieme all’altro discepolo, e si recarono al sepolcro… Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti. I discepoli intanto se ne tornarono di nuovo a casa. Maria invece stava all’esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro! Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro». Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto. (Gv 20, 1-3.9-16)
La prima caratteristica della Maddalena, che l’evangelista pone in risalto, è la sua fedeltà. Appena possibile per la Legge, concluso il sabato, la Maddalena va al sepolcro, quando era ancora buio, per cercare l’uomo che ama. Giovanni racconta di lei sola, davanti alla tomba, nel suo insistente desiderio di stare vicino al corpo di Gesù. Durante tutta la passione lei non si era allontanata da Lui, rimanendo sotto la croce, e anche ora, quando tutta l’evidenza dice che è morto e si è conclusa quindi la sua vicenda, lei c’è. Va da sola al sepolcro e, trovandolo aperto, corre subito a dirlo ai discepoli, Pietro e Giovanni. Essi vanno, osservano la tomba vuota e poi ritornano a casa. Ancora Maria non desiste, ma rimane lì, presso il sepolcro. Immagino che avranno cercato di persuaderla: “Dai, Maria, vieni a casa. Risposati un po’ che sei stanca anche tu, devi mangiare qualcosa…”! Tutti consigli ragionevolissimi! Maria, però, sta seguendo il cuore, e il cuore le dice di rimanere. Con la stessa fedeltà con cui è rimasta sotto la croce, ora rimane accanto alla tomba. Tra le lacrime scorge, all’interno del sepolcro, due angeli in bianchi vesti. Essi le parlano, chiedendole perché stia piangendo. Maria non sembra essere troppo impressionata alla loro vista, infatti non si interessa minimamente di loro, ma risponde che sta cercando il suo Signore. Né la visione infernale del Calvario né la visione celeste degli angeli sono state in grado di distogliere la Maddalena dal suo unico obiettivo, che era stare con Gesù. Maria vuole il suo Signore, come precisa agli angeli, e niente e nessuno potrà ostacolarla dal raggiungerlo.
Dopo il dialogo con gli angeli, si volta e trova Gesù che sta lì in piedi, ma non lo riconosce. E’ importante ricordare che Gesù rimane sempre con noi nelle nostre sofferenze, nella nostra delusione e confusione. Anche se non siamo in grado di riconoscere la sua presenza, lui c’è. Gesù non è né ignaro né impassibile davanti alla nostra sofferenza; sta in piedi, cioè, pronto all’azione, forte, in pieno possesso di se stesso.
Ora è Gesù ad interessarsi direttamente di Maria, chiedendole: “Donna, perché piangi?”. Prima aveva mandato dei messaggeri, ora è lui in persona a rivolgerle la parola. Anche se Gesù sa bene quello che Maria sta vivendo, vuole sentirlo da lei, vuole che sia lei stessa ad esprimere quello che ha nel cuore. Gesù le chiede di esprimere il suo desiderio affinché il suo cuore sia apra al dono che sta per darle. Gesù sta per colmare il desiderio del suo cuore oltre ogni misura, al di là di ogni sua immaginazione.
Maria pensa che l’uomo sia il custode del giardino. L’accenno al “giardino” dovrebbe riportarci subito a un’altra storia importante avvenuta in un giardino, quello dell’ Eden. L’autore sacro racconta che “Dio passeggiava nel giardino” e chiamò l’uomo interessandosi di lui: “Dove sei?”. Poiché hanno peccato, Adamo e Eva hanno paura di Dio e si nascondono (Gen 3, 8-10). In questo nuovo giardino, Maria non si nasconde quando Dio la chiama. Non ha paura perché sa di essere perdonata e amata. “L’amore vero scaccia ogni timore” (1 Gv 4,18) e dunque Maria apre il suo cuore.
A questo punto Gesù la ritiene pronta per ricevere la rivelazione più sconvolgente della storia dell’umanità e inizia chiamandola per nome: «Maria!». Il messaggio evangelico si trasmette sempre attraverso una relazione. Non si tratta di un contenuto, di una filosofia, ma di una relazione d’amore con Gesù Cristo. L’evangelista scrive che la donna si volta verso di lui per riconoscerlo, ma di fatto si era già voltata per guardare chi pensava fosse il custode del giardino. Potremmo dire che qui in Maria il “voltarsi” sia da intendersi più nel senso di una conversione interiore, che le permette ora di riconoscere il suo tanto desiderato Gesù.
Gesù le affida l’incarico di tornare dai discepoli per trasmettere loro il suo messaggio: ecco la ragione del titolo “Apostola degli apostoli”. Quello che rende possibile la missione di evangelizzazione di questa donna non sono soltanto le parole di Gesù. E’ piuttosto l’esperienza del Risorto. La Maddalena ha visto Gesù, ha udito la sua voce, probabilmente ha toccato il suo corpo (il che spiegherebbe perché Gesù le dice di non trattenerlo). E’ stata tutta l’esperienza di Gesù Risorto che diventa il messaggio di vita e speranza che Maria condivide con i fratelli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto.
Il giardino dell’ Eden, da luogo di vita era diventato luogo di morte. Ora il giardino del sepolcro, da luogo di morte viene trasformato in luogo di vita. Maria, la madre di Gesù, è la nuova Eva e madre di tutti di viventi in Cristo. Accanto a lei, troviamo un’altra donna, Maria Maddalena, attraverso la quale, ora, si trasmette il messaggio di vita nuova ed eterna. Quest’ultima non è stata concepita senza peccato, anzi, i vangeli fanno capire che la Maddalena ha sperimentato nella sua carne gli effetti del peccato, eppure, proprio perché così tanto perdonata ed amata, diventa la prima Apostola.
- PROPOSITO CONCRETO:
- Riportare alla memoria quando e in che modo concretamente ho sperimentato l’amore misericordioso di Gesù nella mia vita. Quali sono “i setti demoni” da cui mi ha liberato? Come mi ha trasformato? Come mi ha amato con un amore speciale?
- Forte dell’esperienza di Gesù Risorto nella mia vita, posso cercare di condividere un messaggio di vita e speranza con chi mi sta accanto. Può essere nella forma di testimonianza come la Maddalena: “Ho visto il Signore così ….. e mi ha detto questo …..”.
La meditazione di luglio è a cura di Janel Olberding