Una delle benedizioni qui a Roma, nel cuore della Chiesa cattolica, è la possibilità di andare a Messa in Vaticano. Una Messa cui abbiamo partecipato come Apostole a ottobre è stata quella della canonizzazione di sei nuovi santi, uno dei quali era San John Henry Newman. Conoscevo il nome di questo santo già da piccola, soprattutto perché il centro cattolico vicino all’università si chiamava “Centro Newman”, ma sapevo poco della vita di quest’uomo. Con il tempo, studiando all’università, continuavo a frequentare la chiesa del mio quartiere e pertanto non partecipavo molto al Centro Newman. Pochi anni dopo, mi ritrovai alla mia alma mater per lavoro, e andavo a Messa lì tutti i giorni. Da quel periodo in poi, il Centro Newman è diventato una parte della mia vita di fede quotidiana, infatti fu proprio lì che il Signore mi ha chiamato alla vita consacrata. Salto in avanti, a poco più di un anno fa: nel mio corso di Fede e Ragione all’Università Pontificia Salesiana qui a Roma, ci è stato chiesto di fare un lavoro scritto sulla conversione di un santo conosciuto. Avete indovinato…ho scelto John Henry Newman! Sapevo che la sua canonizzazione si stava avvicinando e volevo finalmente conoscerlo meglio. Approfondendo la vita di San John Henry Newman, ho scoperto un uomo di straordinario coraggio e docilità.
Newman era un lettore entusiasta; si è convertito al cristianesimo da adolescente, dopo aver letto alcune opere calviniste. Studente dotato, iniziò a frequentare Oxford in giovane età. Man mano che maturava lui, maturavano anche le sue opinioni religiose, portandolo ad allontanarsi dalle sue radici evangeliche, dove vedeva troppa enfasi sul sentimento e sulla fede da sola, e non abbastanza sulla rivelazione della verità attraverso la Chiesa. Nel 1824 Newman è diventato diacono anglicano e l’anno successivo sacerdote. Si è guadagnato rapidamente una buona reputazione di predicatore e, a poco più di trent’anni, era conosciuto a livello nazionale. Era anche uno scrittore prolifico ed era diventato un’autorità nella storia della Chiesa antica. Fu proprio la ricerca sulla storia della Chiesa antica a portare Newman alla Chiesa cattolica, passando prima attraverso la tradizione dell’High Church all’interno dell’anglicanesimo. Newman faceva parte di un gruppo che voleva ripristinare le antiche tradizioni cristiane nell’anglicanesimo, il che significava virare strettamente verso il cattolicesimo. Tuttavia Newman era stato educato con la credenza che la Chiesa cattolica romana fosse l’Anticristo, e così iniziò a fare ricerca sulla storia della Chiesa per sostenere la sua posizione – una posizione che era sì tradizionale, ma ancora lontana dal cattolicesimo. La ricerca lo portò in una direzione molto diversa da quella che si aspettava: vide che la Chiesa degli Apostoli era in realtà la Chiesa cattolica, ed era quindi il cattolicesimo che conteneva tutte le chiavi della salvezza, non l’anglicanesimo. Iniziò a temere per la sua anima se fosse rimasto anglicano. Fu un processo che durò sette anni, ma alla fine Newman si rese conto che doveva convertirsi al cattolicesimo.
Nel 1845, in seguito alla sua conversione interiore al cattolicesimo, Newman venne accolto nella Chiesa. I suoi primi anni da cattolico furono difficili, perché era troppo cattolico per i protestanti e troppo protestante per i cattolici. Aveva perso la maggior parte dei suoi vecchi amici, il lavoro e la vocazione al sacerdozio, praticamente da un giorno all’altro. In aggiunta, essendosi convertito di recente, aveva pochissima conoscenza della sua nuova fede e tradizione cattolica – non capiva nemmeno le prime Messe alle quali partecipava. Gli scritti di Newman rivelano che era davvero un emarginato in quei primi anni. Eppure nella sua autobiografia, Apologia pro Vita Sua, dice che “diecimila difficoltà non fanno un solo dubbio.” Aveva tanta certezza!
Newman ha perseverato nella sua vocazione ed è stato ordinato sacerdote cattolico solo due anni dopo la sua conversione, e poi cardinale nel 1879. Da cattolico, ha continuato i suoi scritti influenti, soprattutto in risposta all’anti-cattolicesimo di quell’epoca. Con il tempo ha trovato anche profonde amicizie nella Chiesa cattolica, unendosi a una congregazione di sacerdoti che vivevano insieme in comunità. Ha trovato un’amicizia particolarmente profonda con il confratello sacerdote Padre Ambrose St. John, fino al punto di desiderare di essere sepolto con il suo caro amico.
Molte sono le lezioni che si possono imparare dalla vita di San John Henry Newman. Fu un esempio di profonda amicizia, di comunità ben vissuta, di immensa umiltà. La cosa dalla quale sono rimasta più colpita è stata la sua disponibilità a sacrificare tutto per amore della Verità. Non ha scelto la strada più comoda, conveniente, piacevole o divertente. Ha scelto ciò che era difficile. Ha scelto ciò che era vero. Quanti di noi hanno il coraggio di scegliere ciò che è vero anche quando è difficile? So che a volte io non ho quel coraggio! La cultura di oggi ci insegna che dovremmo scegliere ciò che è comodo o piacevole, ciò che ci fa sentire bene, non ciò che è buono. Questo ci può portare verso il soggettivismo e il relativismo: “Se tu senti che questo è giusto, va bene per te.” Certamente le emozioni sono una parte importante dell’intera persona, ma dobbiamo assicurarci che ci indirizzino verso la verità, anche nelle decisioni difficili. Per Newman, il sentimento a lungo termine di essere al sicuro all’interno di una Chiesa che conteneva le chiavi della salvezza era più importante dei sentimenti a breve termine di essere un emarginato. Ha sofferto sì, ma per un bene più grande: la verità. Ha scelto la via che lo ha portato più vicino al Signore e al Cielo piuttosto che al piacere immediato qui sulla terra. Nel caso di Newman, scegliere di seguire la Verità significava un cambiamento di vita importante, la conversione da una fede a un’altra, ma per noi potrebbe essere una piccola decisione nella nostra vita quotidiana. Quando ero più giovane a volte mi vergognavo di ammettere che andavo a Messa la domenica perché non volevo che i miei amici pensassero che fossi troppo bacchettona. Eppure forse se fossi stata disposta ad accettare il sentimento di imbarazzo, la mia testimonianza avrebbe potuto avere un impatto su qualcuno. Queste sono le decisioni quotidiane che ci plasmano e ci aiutano a crescere nella virtù.
Al ricevimento dopo la Messa di canonizzazione di Newman, noi Apostole abbiamo avuto l’opportunità di conoscere due persone che avevano ricevuto miracoli per intercessione del cardinale Newman, i due miracoli necessari per la canonizzazione di un santo. È stata una grazia enorme! Una di queste due persone ha condiviso con noi la storia di come il santo era entrato nella sua vita. Ci ha raccontato che ogni giorno, quando guardava il santino di Newman, era affascinata dal suo sorriso gentile. Siamo rimaste tutte colpite dalla descrizione della gentilezza di Newman, per cui ho iniziato a riflettere non solo sul suo coraggio davanti al sacrificio, ma anche sulla gentilezza e la docilità con le quali accettava di aver sbagliato. In tutte le mie ricerche, non ho trovato nessun accenno di risentimento, solo una gentile docilità davanti alla Verità e il coraggio di sacrificare tutto per seguire quella Verità.
Per me, meditare sulla vita di San John Henry Newman è stata un’ispirazione e, anche se solo di recente ho iniziato un’amicizia con lui, credo che lui avesse iniziato un’amicizia con me molto tempo prima. Insomma, è stato nel Newman Center che ho scoperto la verità della mia vocazione e per questo ho iniziato un viaggio di grandi cambiamenti nella mia vita, proprio come Newman, per seguire la mia vocazione.
Prego per tutti noi, affinché attraverso l’amicizia e l’intercessione di Newman, possiamo trovare la docilità e il coraggio di seguire sempre la Verità, ovunque ci porti.
San John Henry Newman, prega per noi!
Proposito concreto:
C’è qualche aspetto o contenuto della Chiesa cattolica che hai difficoltà a capire o ad accettare? Impegnati ad approfondire di più, magari chiedendo al tuo parroco o ad una persona di fiducia e competente.
C’è una decisione riguardo alla quale hai paura di agire? Oggi prega per ricevere il coraggio necessario per andare avanti.
La meditazione di settembre è a cura di Catherine Porter